Villa Adriana a Tivoli fu fatta edificare dall’Imperatore Adriano a partire dal 117 a.C. come sua residenza al di fuori di Roma, ed e’ la Villa di età romana più complessa mai rinvenuta. Nel 1999, l’Unesco la insignì nel novero dei Monumenti Patrimonio dell’Umanità e, nonostante sia stata scoperta da più di cinquecento anni e’ ancora in gran parte sconosciuta.
I primi scavi su larga scala risalgono al ‘500 e furono incentivati dal Governatore di Tivoli Ippolito II d’Este, figlio di Lucrezia Borgia. Durante il ‘600 a Villa Adriana furono attivi una miriade di scavatori privati, tra cui la famiglia Bulgarini che ancora oggi e’ proprietaria dell’Accademia all’interno della Villa. Proprio il Cardinal Bulgarini ritrovò all’interno dell’Accademia i Candelabri Barberini, i quali sono oggi conservati nei Musei Vaticani. Nel ‘700 la Villa divenne tappa fondamenta di innumerevoli nobili inglesi i quali erano disposti a spendere qualsiasi cifra pur di esporre nelle loro proprietà le statue e manufatti provenienti dal prestigioso sito archeologico. Solamente alla fine dell’800, dopo vari passaggi di proprietà, il Regno d’Italia acquistò Villa Adriana e vi iniziò i primi lavori di restauro.
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